In questo articolo, con cui di fatto inizio questa avventura, un post dopo l’altro, di autobiografia online, vi propongo una lista di pezzi che mi hanno influenzata.

Come vedrete si tratta di brani (quasi soltanto) per soprano solo; ma si tratta, soprattutto, di brani molto belli e toccanti oggettivamente e che, appunto, hanno fatto parte del mio percorso musicale.

Lamento della Ninfa, Claudio Monteverdi (1567-1643). Scritto tra il 1614 e il 1638, fa parte dell’VIII Libro di Madrigali. È una delle composizioni più note di Monteverdi.

È importante per me perché è il primo pezzo di Monteverdi, e uno dei primi pezzi di musica barocca, che abbia mai ascoltato.

Dido’s lament (When I am laid in earth), da Dido and Aeneas di Henry Purcell (1659-1695). L’opera fu probabilmente messa in scena la prima volta nel 1687. Il pezzo è veramente struggente, molto simile, dal punto di vista della struttura, al Lamento della Ninfa.

È importante per me perché Dido and Aeneas è in assoluto la prima opera barocca che ho ascoltato, e ascoltato dal vivo, qui a Verona. E che mi è piaciuta tantissimo!

Tu del ciel ministro eletto, da Il trionfo del tempo e del disinganno” di Georg Friederich Händel (1685-1759).

Il trionfo del tempo e del disinganno è un oratorio di Händel. Composto nel 1707 in italiano, fu poi ampliato dall’autore nel 1737 e successivamente nel 1757, quando venne tradotto in inglese e quindi reintitolato The Triumph of Time and Truth. Questa aria è del ruolo di Bellezza.

È importante per me perché spero di poterla cantare presto!

Schlummert ein, dalla cantata per soprano Ich habe genug (Ne ho abbastanza) di Johann Sebastian Bach (1685-1750). Fu scritta per la celebrazione della festa della purificazione di Maria del 1727 a Lipsia.

È importante per me perché è una cantata che ho eseguito al mio esame finale di triennio, perché la trovo splendida e perché Bach è per ora il mio autore preferito.

Laudate Dominum in sanctis eius. Monteverdi, di nuovo, è parte della raccolta di musica sacra Selva morale e spirituale, pubblicata a Venezia tra 1640 e 1641.

È importante per me perché è un pezzo che ho appena cantato (dicembre 2019) e perché è un pezzo che, ai tempi di Monteverdi, doveva essere ardito, contenendo un basso di ciaccona anche se si tratta di un pezzo sacro e che esprime al meglio il carattere gioioso che il pezzo deve avere.

Altri pezzi sono stati fondamentali nella mia carriera da… ascoltatrice e da cantante. Ve ne parlerò in un prossimo post!

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