Perché ho deciso di avere una presenza web?
È una bella domanda, e in effetti è stato strano aprire un blog senza dare, appunto, un perché.
Eccolo qua, finalmente.
Dal principio…
Partendo dal principio, quando ero circa quindicenne aprii un normalissimo profilo Facebook che poi cancellai pochi anni dopo, nel “lontano” 2011.
Da quel momento su internet non c’è stato più nulla che avesse il mio nome (quantomeno sotto il mio controllo).
Mi ero ritirata da Facebook e avevo deciso che non mi sarei avvicinata a nessun altro social, in futuro.
Perché?
I motivi li condivido ancora, ossia un nostalgico attaccamento alla “vita reale” e un senso di ansia che percepisco quando sto troppo tempo sui social.
In genere mi baso sulle mie intuizioni, che si formano nella mente prima dei pensieri articolati, nel decidere qualcosa ascolto ed elaboro prima quelle, piuttosto che trovare un’argomentazione ragionata che alla fine mi porterebbe alla stessa conclusione.
Se dovessi dare dei motivi pratici per cui decisi di lasciare i(l) social, direi che mi faceva perdere un sacco di tempo e che, a quei tempi, stavo cominciando a preoccuparmi della mia “sopravvivenza” al liceo scientifico, che piano piano stava dimostrando essere una scuola non semplice. In secondo luogo, mi accorsi che ciò che mi faceva restare tanto tempo online su Facebook erano gli affari degli altri.
Ma so che c’è molto di più.
I motivi
Ho scelto di presentarmi sul web per:
- avere più visibilità: confrontandomi con altri miei colleghi ma anche con altre realtà che hanno a che fare con un pubblico, ho capito che certamente non avere una presenza sui social e in generale su internet equivale quasi a “non esistere”;
- avere una sorta di “diario pubblico”, che fosse anche ordinato, in cui registrare ogni mio progresso, ogni esperienza della mia carriera;
- uscire dalla comfort zone in cui mi ero ritirata nel 2011 (salvando forse la mia salute mentale, perché non so dove sarei ora, se non avessi fatto questa scelta!): ho già fatto molte cose che non avrei mai pensato di fare anche solo l’anno scorso, come per esempio lavorare e confrontarmi su questo progetto con una persona mai incontrata nella realtà: e ho intenzione di continuare su questa strada;
- essere anche io più connessa con il mondo esterno e non solo viceversa: sto scoprendo i lati “pubblici”, che paradossalmente mi erano nascosti, di molte persone che ho conosciuto nel mondo reale. Oltre a questo, il web offre più occasioni che probabilmente non potrei cogliere altrimenti.
- semplicemente adeguarmi alla situazione attuale e cercare di tirarne fuori il meglio: penso che per un musicista e in generale artista, o personalità creativa, sia importante e in alcuni casi della vita anche determinante.
Al momento giusto?
Non so se avere cominciato a “pubblicare” in questo periodo molto particolare possa giovare o meno al mio progetto: da un lato il “pubblico” sta sicuramente (ancora) più tempo del solito su internet, e quindi questo potrebbe essere a mio favore; dall’altro lato però questo blog era nato come “diario” e io, dovendo restare a casa come il resto degli italiani a parte le eccezioni, non ho molto da documentare, se non le attività creative che potrei inventarmi qui.
Auguro tanta fortuna a me e a tutto il mondo per superare i prossimi mesi nel migliore dei modi!
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