È davvero bello tornare a cantare così spesso dopo il lungo iato della pandemia.

Cantate e arie morali del Seicento romano per soprani e basso continuo al convento di San Bernardino

Dieci giorni dopo il saggio-concerto di cui avevo parlato QUI , siamo tornati a esibirci; questa volta, al San Bernardino.

Il Programma

Il programma era costituito soprattutto da cantate e arie morali per tre soprani e basso continuo, di autori del Seicento romano: Luigi Rossi, Domenico Mazzocchi, Bonifacio Graziani, Giacomo Carissimi.

Le Canterine

Queste cantate venivano eseguite nei palazzi degli aristocratici romani che amavano intrattenersi e intrattenere con gli artifici vocali delle virtuose, le “Canterine”, appunto.

Quasi tutto il programma è il frutto di un lavoro che avevo svolto l’anno scorso durante il corso di musica d’insieme (tenuto dal Maestro Alessandro Quarta), con le mie compagne Agnese Allegra e Barbara Perrotta, soprani, e Alessandro Gonfiantini alla tiorba, Mario Filippini alla viola da gamba e Nicola Benetti al clavicembalo.

È stata una preziosa opportunità per noi, quella di finalmente esibire in pubblico il frutto del nostro studio, cosa che l’anno scorso non era possibile, quindi si studiava così per noi (e per prendere un bel voto all’esame).

La “Sala Morone”

La sala ci ha aiutato tantissimo sia dal punto di vista estetico che acustico, è un luogo meraviglioso che non avevo ancora visitato, pur essendo veronese.

È davvero, come la definisce l’Arena, uno scrigno di bellezza, e, come la definisce La direttrice del Museo di Castelvecchio, Paola Marini, autrice di un volume sugli affreschi della sala, un

Patrimonio unico nella storia del cristianesimo, il ciclo di dipinti ci offre il senso vivo di una storia vivente da recuperare.

Settimana barocca veronese

Tornando al concerto, questo inoltre era il primo di una nuova rassegna (dal 29 marzo al 2 aprile) dedicata alla musica antica, la “Settimana barocca veronese”, organizzata dall’Accademia Kairòs sotto la direzione artistica della Maestra Paola Fornasari Patti e del Maestro Alessandro Quarta, entrambi docenti del conservatorio di Verona.

Ringrazio ancora entrambi e l’organizzazione tutta.

Ringrazio anche il pubblico che è stato molto caloroso con gli applausi e ci ha anche riconosciuti alle serate successive, in cui eravamo solo spettatori, per farci ancora i complimenti.

Parlano di noi!

Sono felicissima anche che abbiano scritto un articolo su di noi.

Anche i concerti dopo il nostro sono stati di altissimo livello, sono andata a sentire tutti quelli che potevo per supportare i miei compagni e sicuramente ne è valsa la pena. Il fatto che le prenotazioni per i concerti siano andate tutte sold-out fa ben sperare che sia una rassegna che verrà riproposta in futuro.

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